SPORT/CUORE

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view post Posted on 26/12/2013, 20:07     +1   -1

sisko_bos

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CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE IN RELAZIONE ALL’IMPEGNO CARDIOVASCOLARE
L’esigenza di classificare discipline sportive, le più disparate, secondo criteri rispondenti a determinate finalità di tipo meramente biologico oppure operativo, si è scontrata fin dai primi tentativi con l’obiettiva difficoltà di identificare i criteri da seguire. D’altro canto una classificazione aggiornata ed esauriente rappresenta un importante strumento operativo per il lavoro quotidiano dello specialista M.S. e del cardiologo consulente, che devono conoscere non solo organi, distretti e funzioni particolarmente impegnati nella pratica delle diverse discipline sportive, ma anche ed altrettanto bene, le caratteristiche bioenergetiche e biomeccaniche che contraddistinguono molti sport oggi noti e praticati, con particolare riferimento al rischio cardiovascolare reale od ipotetico.

Classificazione
Per criteri eminentemente pratici e per consentire di trovare corrispondenza tra la classificazione sostanzialmente innovativa che viene di seguito esposta e la terminologia in precedenza adottata nei protocolli COCIS 1989, le discipline descritte successivamente nel gruppo A potranno essere considerate indicative di un rischio cardiovascolare lieve, così come quelle del gruppo B2; un livello di rischio moderato potrà essere attribuito alle discipline del gruppo B1, mentre un livello di rischio da medio ad elevato potrà essere attribuito alle discipline comprese nei gruppi C, D e E che presentano tuttavia differenze sul piano delle risposte emodinamiche che possono risultare importanti in specifiche malattie o anomalie cardiovascolari ( ad es. gli sport di “pressione” nel caso dell’ipertensione arteriosa, della coartazione aortica, etc.). Queste indicazioni, è bene ripeterlo, possono essere ritenute in parte arbitrarie, e comunque soggette a possibili variazioni, ma devono essere considerate utili per ragioni eminentemente pratiche. La classificazione fornisce un’informazione “accessoria”, costituita dall’aggiunta di un primo gruppo (A) che comprende attività sportive a carattere non agonistico e che a rigor di logica esulerebbero dagli obiettivi del COCIS. Tuttavia si è ritenuto di doverla inserire alla luce del grande sviluppo che la pratica sportiva ha oggigiorno come mezzo terapeutico-riabilitativo in molte patologie cardiovascolari.

A
Attività sportive non competitive con impegno cardio-circolatorio minimo-moderato caratterizzato da attività di pompa a ritmo costante, frequenze sottomassimali e caduta delle resistenze periferiche:
Podismo o marcia in pianura
Sci di fondo
Footing
Pattinaggio
Jogging
Canoa turistica
Ciclismo in pianura
Trekking (non esasperato)
Nuoto
Golf
Caccia

B
Attività sportive con impegno cardiocircolatorio “neurogeno” caratterizzato da incrementi della frequenza cardiaca e non della portata, dovuto, soprattutto nelle competizioni, ad importante impatto emotivo:

1) con incrementi della FC da medi ad elevati
Tuffi
Motonautica
Paracadutismo
Vela
Motociclismo Velocità
Equitazione e Polo
Automobilismo
Ipp
ica
Aviazione sportiva
Attività subacquee

2) con incrementi della FC da minimi a moderati
Golf
Pesca sportiva
Bocce e Bowling
Sport di tiro

C
Attività sportive con impegno cardiocircolatorio di “pressione” caratterizzato da portata cardiaca nonmassimale, frequenza cardiaca da elevata a massimale e resistenze periferiche da medie ad elevate:
Atletica leggera velocità
Eptathlon lanci e salti
Bob
Sci, slalom, discesa
Slittino
Km lanciato, sci acrobatico
Ciclismo velocità e keirin
Sci nautico
Nuoto
50 mt
Windsurf
Nuoto pinnato 50 mt ap., 100 mt. Sub
Tennis da tavolo
Pattinaggio sul ghiaccio velocità
Motociclismo, motocross
Pattinaggio a rotelle velocità
Alpinismo
Sollevamento pesi
Free climbing
Lanci
Nuoto sincronizzato
Salti
Body building
De
cathlon lanci e salti

D
Attività sportive con impegno cardiocircolatorio da medio ad elevato caratterizzato da numerosi e rapidi incrementi anche massimali, della frequenza cardiaca e della portata, con aumento delle resistenze periferiche particolarmente evidente nelle brusche interruzioni dell’attività muscolare degli arti:
Calcio
Tennis Canoa Slalom
Calcio a cinque
Squash
Football Americano
Badminton
Rugby
Tamburello Hockey Ghiaccio
Pallacanestro
Arti Marziali
Pallavolo
Lotta
Pallamano
Pugilato
Pallanuoto
Hockey su ghiaccio
Baseball
Hockey su pista
Softball
Hockey su prato
Cricket
Ginnastica artistica
Pattinaggio artistico

E
Attività sportive con impegno cardiocircolatorio elevato caratterizzato da attività di pompa con frequenza cardiaca e portata centrale e periferica massimali (condizionate nella durata dai limiti dagli adattamentimetabolici.):
Atl. Leggera:400 mt, 400 mt a ostacoli, 800 mt, 1500 mt, 3000mt siepi, 5000 mt, 10000 mt, maratona, 20 Km e 50 Km marcia
Canoa: 500 mt, 1000 mt, 10000 mt, maratona-tutte le imbarcazioni
Canottaggio: tutte le imbarcazioni
Ciclismo: inseguimento individuale e a squadre, corsa a punti, Km da fermo, linea, cronometro individuale, mountain bike (cross country e downhill) e ciclocross
Decathlon: solo corsa
Eptathlon: solo 100 mt, 200 mt, 400 mt, 800 mt e 1500 mt sup.
Nuoto pinnato: 400 mt e 800 mt sub-200mt,400 mt, 800 mt e 1500 mt sup.
Pattinaggio sul ghiaccio:500 mt, 1500 mt, 3000 mt, 5000 mt, 10000 mt
Pattinaggio a rotelle: 500 mt, 1000 mt, 3000 mt, 5000 mt, 10000 mt, 20000mt
Pentathlon: corsa e nuoto
Sci alpino: slalom gigante-super G
Sci nordico: 15 Km, 30 Km, 50 Km
Biathlon (sci-tiro)
Triathlon classico


(Sportnazionale)
 
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