| CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE IN RELAZIONE ALL’IMPEGNO CARDIOVASCOLARE L’esigenza di classificare discipline sportive, le più disparate, secondo criteri rispondenti a determinate finalità di tipo meramente biologico oppure operativo, si è scontrata fin dai primi tentativi con l’obiettiva difficoltà di identificare i criteri da seguire. D’altro canto una classificazione aggiornata ed esauriente rappresenta un importante strumento operativo per il lavoro quotidiano dello specialista M.S. e del cardiologo consulente, che devono conoscere non solo organi, distretti e funzioni particolarmente impegnati nella pratica delle diverse discipline sportive, ma anche ed altrettanto bene, le caratteristiche bioenergetiche e biomeccaniche che contraddistinguono molti sport oggi noti e praticati, con particolare riferimento al rischio cardiovascolare reale od ipotetico.
Classificazione Per criteri eminentemente pratici e per consentire di trovare corrispondenza tra la classificazione sostanzialmente innovativa che viene di seguito esposta e la terminologia in precedenza adottata nei protocolli COCIS 1989, le discipline descritte successivamente nel gruppo A potranno essere considerate indicative di un rischio cardiovascolare lieve, così come quelle del gruppo B2; un livello di rischio moderato potrà essere attribuito alle discipline del gruppo B1, mentre un livello di rischio da medio ad elevato potrà essere attribuito alle discipline comprese nei gruppi C, D e E che presentano tuttavia differenze sul piano delle risposte emodinamiche che possono risultare importanti in specifiche malattie o anomalie cardiovascolari ( ad es. gli sport di “pressione” nel caso dell’ipertensione arteriosa, della coartazione aortica, etc.). Queste indicazioni, è bene ripeterlo, possono essere ritenute in parte arbitrarie, e comunque soggette a possibili variazioni, ma devono essere considerate utili per ragioni eminentemente pratiche. La classificazione fornisce un’informazione “accessoria”, costituita dall’aggiunta di un primo gruppo (A) che comprende attività sportive a carattere non agonistico e che a rigor di logica esulerebbero dagli obiettivi del COCIS. Tuttavia si è ritenuto di doverla inserire alla luce del grande sviluppo che la pratica sportiva ha oggigiorno come mezzo terapeutico-riabilitativo in molte patologie cardiovascolari.
A Attività sportive non competitive con impegno cardio-circolatorio minimo-moderato caratterizzato da attività di pompa a ritmo costante, frequenze sottomassimali e caduta delle resistenze periferiche: Podismo o marcia in pianura Sci di fondo Footing Pattinaggio Jogging Canoa turistica Ciclismo in pianura Trekking (non esasperato) Nuoto Golf Caccia
B Attività sportive con impegno cardiocircolatorio “neurogeno” caratterizzato da incrementi della frequenza cardiaca e non della portata, dovuto, soprattutto nelle competizioni, ad importante impatto emotivo:
1) con incrementi della FC da medi ad elevati Tuffi Motonautica Paracadutismo Vela Motociclismo Velocità Equitazione e Polo Automobilismo Ipp ica Aviazione sportiva Attività subacquee
2) con incrementi della FC da minimi a moderati Golf Pesca sportiva Bocce e Bowling Sport di tiro
C Attività sportive con impegno cardiocircolatorio di “pressione” caratterizzato da portata cardiaca nonmassimale, frequenza cardiaca da elevata a massimale e resistenze periferiche da medie ad elevate: Atletica leggera velocità Eptathlon lanci e salti Bob Sci, slalom, discesa Slittino Km lanciato, sci acrobatico Ciclismo velocità e keirin Sci nautico Nuoto 50 mt Windsurf Nuoto pinnato 50 mt ap., 100 mt. Sub Tennis da tavolo Pattinaggio sul ghiaccio velocità Motociclismo, motocross Pattinaggio a rotelle velocità Alpinismo Sollevamento pesi Free climbing Lanci Nuoto sincronizzato Salti Body building De cathlon lanci e salti
D Attività sportive con impegno cardiocircolatorio da medio ad elevato caratterizzato da numerosi e rapidi incrementi anche massimali, della frequenza cardiaca e della portata, con aumento delle resistenze periferiche particolarmente evidente nelle brusche interruzioni dell’attività muscolare degli arti: Calcio Tennis Canoa Slalom Calcio a cinque Squash Football Americano Badminton Rugby Tamburello Hockey Ghiaccio Pallacanestro Arti Marziali Pallavolo Lotta Pallamano Pugilato Pallanuoto Hockey su ghiaccio Baseball Hockey su pista Softball Hockey su prato Cricket Ginnastica artistica Pattinaggio artistico
E Attività sportive con impegno cardiocircolatorio elevato caratterizzato da attività di pompa con frequenza cardiaca e portata centrale e periferica massimali (condizionate nella durata dai limiti dagli adattamentimetabolici.): Atl. Leggera:400 mt, 400 mt a ostacoli, 800 mt, 1500 mt, 3000mt siepi, 5000 mt, 10000 mt, maratona, 20 Km e 50 Km marcia Canoa: 500 mt, 1000 mt, 10000 mt, maratona-tutte le imbarcazioni Canottaggio: tutte le imbarcazioni Ciclismo: inseguimento individuale e a squadre, corsa a punti, Km da fermo, linea, cronometro individuale, mountain bike (cross country e downhill) e ciclocross Decathlon: solo corsa Eptathlon: solo 100 mt, 200 mt, 400 mt, 800 mt e 1500 mt sup. Nuoto pinnato: 400 mt e 800 mt sub-200mt,400 mt, 800 mt e 1500 mt sup. Pattinaggio sul ghiaccio:500 mt, 1500 mt, 3000 mt, 5000 mt, 10000 mt Pattinaggio a rotelle: 500 mt, 1000 mt, 3000 mt, 5000 mt, 10000 mt, 20000mt Pentathlon: corsa e nuoto Sci alpino: slalom gigante-super G Sci nordico: 15 Km, 30 Km, 50 Km Biathlon (sci-tiro) Triathlon classico
(Sportnazionale)
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